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Russia - Il poeta Lev Mei ha vissuto la sua vita con il cuore puro e le tasche vuote

Russia (bbabo.net), - Il padre di Lev Mey fu ferito nella battaglia di Borodino e morì quando suo figlio aveva appena otto anni. È successo durante il viaggio verso sud, verso Odessa, dove la famiglia sognava da tempo di trasferirsi. Durante un lungo viaggio, il padre raccontò a suo figlio la guerra con i francesi, essendo riuscito a trasmettergli i concetti di onore, valore e sacrificio di sé per il bene della Patria.

Improvvisa, come da un proiettile, la morte del padre fu il primo shock per il ragazzo. Durante la notte, è stato lasciato un povero orfano. Alla madre, che non si ricordava di se stessa dal dolore, qualche feccia ha rubato tutti i risparmi preparati per stabilirsi in un posto nuovo.

Il 25 febbraio 1822 nasce a Mosca il poeta Lev Alexandrovich Mei

Anni dopo, Lev Mei accettò la sfida lanciatagli dalla meschinità e dalla meschinità. No, non è andato nell'esercito come un padre, ma è diventato un poeta. La voce di Lev Mey si sente ancora oggi nei romanzi basati sulle sue poesie, nella straordinaria traduzione di The Tale of Igor's Campaign, nelle famose opere The Maid of Pskov e The Tsar's Bride di Rimsky-Korsakov, che sono basate sui drammi di Lev Mey.

Una battaglia come quella di Borodino non accadde nella sua vita, ma tutti i giorni del poeta divennero una battaglia con il mercantilismo e l'insensibilità morale dei suoi contemporanei.

Ma non andiamo avanti a noi stessi. Nell'adolescenza, il destino sorrise a May e lui finì al Tsarskoye Selo Lyceum - lo stesso, quello di Pushkin!

Tra gli alunni più anziani, Lev Mei ha ricevuto una spada. Il giovane la ammirava infinitamente e, salutando il Liceo, dedicò versi ispiratori alla spada.

Dopo aver letto questi versi, improvvisamente mi è sembrato che la spada del poeta fosse conservata. Che felicità sarebbe prendere in mano la sua fredda elsa di rame! Purtroppo, nel 1917 tutte le armi furono confiscate dal liceo. Attualmente, non ci sono spade nel Museo del Lyceum.

Come Pushkin, May non sapeva fare scherzi in segreto ed era spesso punita.

Ma ecco le stranezze del destino: dieci anni dopo essersi diplomato al liceo, il poeta fu nominato ispettore della 2a palestra di Mosca. Mei esige dai tutori un atteggiamento affettuoso nei confronti degli alunni, non permette che i barchuk delle famiglie ricche mettano in giro i ragazzi delle famiglie povere. Certo, il poeta si fa dei nemici e la posizione di ispettore è costretto a lasciarlo.

In generale, non gli viene prestato alcun servizio. Per le traduzioni, Lev Mei (e parlava correntemente cinque lingue) è pagato molto meno dei suoi colleghi. Le sue opere drammatiche sono bandite dalla censura.

Cerca di creare la sua rivista - è ostruito. Il denaro che prende in prestito viene attirato dai truffatori. I creditori minacciano di mettere in galera il poeta.

Avendo ricevuto un centesimo in qualche edizione, non lo porta a casa - o lo distribuisce ai poveri per strada, poi incontra un vicino i cui figli sono malati sulle scale e dà loro tutto il denaro, e spiega alla moglie gelata in un freddo appartamento: "Noi ancora giovani e in grado di sopportare una privazione temporanea..."

Dopo aver ricevuto una posizione come ispettore presso l'Odessa Gymnasium, Lev Aleksandrovich invia cose a Odessa, ma non trova fondi per il viaggio e viene licenziato per non essere arrivato in tempo. May chiede aiuto al Fondo letterario per pubblicare le sue poesie - gli viene rifiutato. Pietroburgo ride di lui. Una battuta fa il giro della capitale: "Vedere May in un sogno - al fallimento".

In preda alla disperazione, la moglie del poeta si impossessa degli affari finanziari del poeta e accade un miracolo: la rivista Fashion Store creata da Sophia Mei è un successo e gli sposi pagano i debiti. Vivi per vivere ora. Ma la salute di Lev Alexandrovich è minata da anni di bisogno e muore di polmonite.

Mezzo secolo dopo, il riflesso argenteo della spada di Leo May lampeggerà nell'età dell'argento, quando Alexander Blok ricorderà il poeta dimenticato e scriverà molte delle sue poesie nel suo diario.

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22 marzo 1858

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