L'Unione Europea (UE) intende includere la Russia nella lista grigia dei paesi ai fini fiscali, riferisce Vedomosti, citando fonti. Questo elenco di solito include paesi con regimi fiscali "dannosi". Nel caso della Russia si tratta di regioni amministrative speciali (SAR, le cosiddette “offshore russe”).
Vedomosti cita una fonte vicina al governo e due persone che hanno familiarità con la discussione sulla situazione nel blocco finanziario ed economico del governo. La pubblicazione scrive che il Consiglio europeo includerà la Russia nel secondo gruppo dell'elenco dei "paesi non cooperativi" (giurisdizioni non cooperative). Il secondo gruppo - l'allegato II - è la cosiddetta lista grigia. Il primo - Allegato I - implica l'inserimento nella lista nera. I residenti nella lista nera sono soggetti a controlli fiscali più severi. Se un paese adempie ai propri obblighi nei confronti dell'UE, viene escluso dall'elenco.
Nel giugno 2021, il Consiglio dell'UE nel suo rapporto ha definito l'ATS russo un "regime fiscale dannoso". L'UE ritiene che le "società offshore russe" creino concorrenza fiscale sleale. L'UE ha annunciato due richieste: obbligare le aziende ad aprire uffici con dipendenti quando si trasferiscono nella SAR e anche rendere il regime disponibile alle holding russe. La Russia deve modificare la legislazione entro il 31 dicembre 2022, ha precisato una delle fonti di Vedomosti.
Il viceministro delle finanze Alexei Sazanov ha dichiarato lo scorso anno che è previsto il raggiungimento di un compromesso con l'UE nel primo trimestre del 2022. Il viceministro ha precisato che il ministero delle Finanze era d'accordo con il primo requisito dell'Ue, e sul secondo erano iniziate le trattative: il ministero stava valutando la possibilità di ammettere alla SAR le società russe.
Inizialmente, sono stati creati "offshore russi" per le società straniere con radici russe, questa misura era finalizzata al loro ritorno alla giurisdizione russa. Nel luglio 2021 il Ministero dell'Economia ha preparato un pacchetto di bollette per aumentare l'attrattività dell'ATS. Secondo gli emendamenti, anche le giovani imprese iscritte entro l'inizio del 2020 (ora 2018) potranno “passare” alla SAR. Inoltre, in queste aree sarà possibile trasferire fondi personali internazionali di cittadini stranieri con un patrimonio di almeno 5 miliardi di rubli. Gli investitori, tuttavia, hanno visto dei rischi nella "delocalizzazione" delle società russe.
I dettagli possono essere trovati nel materiale "I rischi sono stati visti negli offshore russi".
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