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Il tribunale dell'Aia ha accolto la dichiarazione sul genocidio dei migranti da parte delle forze di sicurezza polacche

Bielorussia (bbabo.net), - La Corte penale internazionale dell'Aia esaminerà la denuncia sul "genocidio dei migranti" in Polonia. Lo ha riferito il 10 febbraio il servizio stampa del Tribunale.

Si tratta della testimonianza dell'ex soldato polacco Emil Chechko, fuggito in Bielorussia a metà dicembre dello scorso anno e che ha annunciato le esecuzioni di massa di migranti al confine polacco-bielorusso. Il tribunale ha affermato che i documenti ricevuti saranno analizzati "in conformità con lo Statuto di Roma e con piena indipendenza e imparzialità".

Ricordiamo che il 16 dicembre 2021 Chechko ha chiesto asilo politico in Bielorussia "a causa del disaccordo con la politica in corso della Polonia in merito alla crisi migratoria e alla pratica del trattamento disumano dei rifugiati". Il 10 febbraio ha detto di aver visto il primo omicidio al confine l'8 giugno dello scorso anno. Il giorno successivo ci fu una sparatoria di massa. Tra i 200 ei 700 migranti sono stati uccisi, ha detto.

Il tribunale dell'Aia ha accolto la dichiarazione sul genocidio dei migranti da parte delle forze di sicurezza polacche