Il Kirghizistan ha offerto all'India e alle repubbliche dell'Asia centrale la produzione congiunta di vaccini, compresi i farmaci contro il COVID-19. La leadership della Repubblica del Kirghizistan ha annunciato questa opportunità in un vertice online dedicato alla cooperazione internazionale tra i paesi della regione.
Secondo il presidente Sadyr Japarov, l'India ha un potenziale significativo nell'industria farmaceutica. I paesi dell'Asia centrale, ritiene, potrebbero unire le forze con questo stato per avviare la produzione di vaccini convenienti ed efficaci, nonché di altri medicinali.
"Abbiamo l'opportunità di promuovere insieme l'idea di un accesso equo ai farmaci e al know-how", ha sottolineato il capo del Kirghizistan.
Il governo della repubblica, nel frattempo, ha introdotto un divieto temporaneo all'esportazione di medicinali dal Paese. Secondo fonti ufficiali, la decisione è legata alla volontà di prevenire una carenza di dispositivi medici e farmaci durante una difficile situazione epidemiologica. Il divieto sarà in vigore per i prossimi sei mesi.
Nel frattempo
Anna Popova, capo del Servizio federale per la supervisione della protezione dei diritti dei consumatori e del benessere umano, capo medico sanitario statale della Federazione Russa, si è recata in visita di lavoro in Kirghizistan. Ha preso atto dell'effettiva interazione tra le strutture del profilo dei due paesi nell'attuazione di progetti congiunti volti a combattere la diffusione di infezioni pericolose e ha sottolineato l'importanza di rafforzare ulteriormente la cooperazione. Il vice primo ministro del Kirghizistan Aziz Aaliev ha espresso gratitudine alla parte russa per l'assistenza fornita nella lotta contro la diffusione dell'infezione da coronavirus. La repubblica, secondo lui, è interessata al sostegno della Federazione Russa, compresa la formazione di specialisti e lo scambio di esperienze, oltre a rafforzare la base materiale e tecnica della Repubblica del Kirghizistan e l'infrastruttura dei laboratori./b
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