Riyadh, 1 febbraio: l'Arabia Saudita si sta avvicinando ai cambiamenti che governano il suo inno nazionale e la bandiera verde, che è blasonata con una spada e incisa con il credo dell'Islam come luogo di nascita della fede. Alla fine di lunedì, il Consiglio consultivo della Shura non eletto del regno ha votato a favore dei cambiamenti, secondo quanto riferito dai media statali. Arriva quando il giovane principe ereditario del paese sottolinea la nazionalità saudita e l'orgoglio nazionale.
Sebbene le decisioni del consiglio non abbiano alcuna relazione con le leggi o le strutture esistenti, il voto è significativo perché i suoi membri sono nominati dal re e le loro decisioni spesso si muovono di pari passo con la leadership. Altri media legati allo stato hanno riferito che i cambiamenti favoriscono la modifica del sistema che governa la bandiera, lo slogan e l'inno nazionale, ma non i suoi contenuti. Il consiglio non ha rivelato ulteriori dettagli.
I media locali hanno anche riferito che le modifiche proposte mirano a definire più chiaramente gli usi corretti dell'emblema di stato, aumentare la consapevolezza sull'importanza della bandiera e dell'inno e proteggere la bandiera dalla violazione o dall'incuria. La scorsa settimana, la polizia saudita ha arrestato quattro uomini del Bangladesh per aver violato la bandiera saudita, che porta il credo islamico, dopo che sarebbero stati accusati di averla gettata nella spazzatura.
L'agenzia di stampa saudita statale ha riferito solo che il Consiglio della Shura ha votato per approvare una bozza di emendamento a un decreto reale di quasi 50 anni che governa la bandiera. L'emendamento è stato proposto dal membro del consiglio Saad al-Otaibi e studiato da una sottocommissione prima che fosse discusso tra i membri del consiglio. La proposta arriva nel mezzo di rapide riforme che hanno trasformato il paese un tempo ultraconservatore. Con il sostegno del padre ottantenne, il re Salman, il principe ereditario Mohammed bin Salman si è sforzato di ridefinire l'identità saudita, soppiantando il panislamismo con un'identità nazionale-culturale che non è solo definita dalla religione. In uno di questi esempi, è stato recentemente emesso un decreto reale che segna il 22 febbraio come il giorno della fondazione dell'Arabia Saudita. (AP)
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