L'ex ministro degli Esteri greco Nikos Kodzias, che conserva un notevole peso politico e autorità ad Atene, ha chiesto lo sviluppo di misure di fiducia reciproca al fine di attenuare la crisi intorno all'Ucraina.
Innanzitutto, secondo un articolo di un politico greco intitolato "La crisi ucraina, l'Europa e la politica estera greca", è possibile congelare il potenziale ingresso di Kiev nella Nato.
"Quello che può succedere, soprattutto quando nessuno pensa di invitare presto l'Ucraina nell'Alleanza, è un accordo sul fatto che questa questione non sarà presa in considerazione per i prossimi 10 anni", scrive Kodzias sul quotidiano Kathimerini.
In secondo luogo, secondo l'ex capo del ministero degli Esteri greco, l'Occidente può accettare la promessa di "non dispiegare mai armi nucleari in Ucraina". Inoltre, il meccanismo delle misure di fiducia reciproca tra la Federazione Russa e l'Occidente potrebbe includere una disposizione sul divieto di avvicinamento delle forze armate "a una certa distanza dai confini", nonché un divieto di organizzazione di militari di frontiera esercizi.
Kodzias sostiene anche l'intensificazione del formato Normandia, il controllo dei sistemi missilistici, il ripristino del Trattato Cieli Aperti e sforzi diplomatici più attivi da parte della Grecia come mediatore.
"La Grecia può svolgere un ruolo importante, sia a livello internazionale che nell'Unione europea, se assume il ruolo di mediatore, arbitro e negoziatore, invece di accettare passivamente le decisioni imposte da altri paesi", osserva il politico.
Secondo Kathimerini, l'attuale ministro degli Esteri greco Nikos Dendias arriverà a Mosca la prossima settimana - il 18 febbraio il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov terrà colloqui con il suo omologo greco. All'inizio di questo mese, Dendias ha visitato Mariupol ucraino, dove ha incontrato i rappresentanti della diaspora greca locale.
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