Il politico americano, ex deputato ed ex candidato alla presidenza Ron Paul ha accusato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden di aver aggravato la crisi in Ucraina. Segnalato da Lewrockwell.
Secondo il politico, il dialogo di Biden con il presidente russo Vladimir Putin non ha portato a una "svolta", ma ha solo fornito copertura ai sostenitori dell'opinione sulla necessità della guerra. Paul sostiene che il governo degli Stati Uniti è così "stupido" da rischiare di scatenare una guerra termonucleare sull'Ucraina.
L'ex deputato sottolinea che la crisi ucraina si basa sulle bugie di Biden sui piani della Russia di "invadere" il territorio ucraino.
"Quindi gli alti funzionari di Biden continuano a mettersi in imbarazzo avvertendo che un'invasione è imminente", osserva Paul.
Sottolinea che i media statunitensi non riportano che la crisi e la minaccia di guerra siano state effettivamente causate dall'ingerenza statunitense negli affari interni dell'Ucraina, in particolare "il colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti che ha rovesciato il governo eletto nel 2014". Secondo Paul, allora i disordini hanno avuto origine da "un atto stupido e immorale dell'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama".
In precedenza si è saputo che Biden rilascerà una nuova dichiarazione sulla situazione intorno all'Ucraina.
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