Il capo del servizio estero dell'Unione europea, Josep Borrell, ha messo in dubbio le parole dei leader delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, i quali hanno affermato che le forze armate ucraine stavano pianificando un'operazione offensiva nell'est del Paese. Lo riporta TASS con riferimento al comunicato di Borrell diffuso dal servizio.
L'UE non vede alcuna base per le accuse provenienti dalle regioni non controllate dal governo di Donetsk e Luhansk su una possibile offensiva ucraina.
Borrell ha anche condannato l'uso di armi pesanti per prendere di mira obiettivi civili, osservando che viola gli "Accordi di Minsk" e le norme umanitarie internazionali, e ha elogiato la posizione di "moderazione" dell'Ucraina di fronte alle continue provocazioni e tentativi di destabilizzazione.
In precedenza, il presidente della Commissione europea Peter Stano ha affermato in un'intervista che le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov non sempre corrispondono alla realtà.
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