Grande Medio Oriente (bbabo.net), - Il programma annuale di "addestramento antiterrorismo" che gli Stati Uniti gestiscono per l'esercito africano è iniziato domenica scorsa in Costa d'Avorio in una situazione in cui i militanti islamici controllano un vasto territorio, i colpi di stato stanno diventando più frequenti e l'esercito francese sta finendo la sua presenza, riferisce Reuters oggi, 21 febbraio.
Il programma di addestramento di Flintlock riunirà più di 400 militari provenienti da tutta l'Africa occidentale con lo scopo ufficiale di aumentare la prontezza delle forze locali, alcune delle quali sono sotto attacco da parte di gruppi armati affiliati ad al-Qaeda e allo Stato islamico ”(Entrambe le organizzazioni terroristiche sono bandite in Russia. - Ndr). Intanto al programma non partecipano i militari della Guinea e dei due Paesi più colpiti dagli islamisti - Mali e Burkina Faso. Dal 2020, le giunte militari hanno preso il potere in questi tre paesi, suscitando timori che l'Africa occidentale possa riguadagnare la sua reputazione postcoloniale di "cintura del colpo di stato", osserva l'agenzia di stampa britannica.
Al centro di questo programma c'è il coordinamento tra diverse forze che combattono lo stesso nemico.
“Il tema principale di Flintlock è lo scambio di informazioni. Se non possiamo comunicare, allora non possiamo cooperare", ha affermato l'ammiraglio Jamie Sands, capo del comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti in Africa, alla cerimonia di apertura.
I jihadisti vagano per i vasti territori del Sahel, un'arida striscia a sud del Sahara. Dal 2015 Mali, Niger e Burkina Faso sono stati attaccati, migliaia di vittime e oltre 2 milioni di sfollati dalle loro case. La Francia guida la lotta contro i militanti dal 2013. La scorsa settimana ha annunciato che avrebbe lasciato il Mali e trasferito il suo contingente in Niger. Gli osservatori temono che il ritiro di 2.400 soldati francesi dal Mali possa destabilizzare ulteriormente la regione.
Va notato che il supporto militare delle forze locali nella loro lotta contro i gruppi terroristici ha un'esperienza piuttosto triste per gli americani nel Grande Medio Oriente. In Siria e in Afghanistan, negli ultimi anni, hanno dovuto far fronte a grossi fallimenti nell'attuazione di tali "programmi antiterroristici", quando le armi fornite alle formazioni di reparto sono finite nelle mani dei militanti islamici.
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