KUWAIT CITY, 21 febbraio: i parlamentari Osama Al-Shaheen e Abdulaziz Al-Saqaabi hanno presentato un disegno di legge sulla modifica del codice penale n. 16/1960 con l'aggiunta dell'articolo 189 bis per criminalizzare l'atto di un uomo che si veste da donna o usa trucco o cosmetici assomigliare a una donna o sottoporsi a un intervento chirurgico o utilizzare farmaci – autorizzati o meno – per cambiare l'aspetto in quello del sesso opposto e viceversa.
Si tratta della seconda risposta alla decisione della Corte Costituzionale di dichiarare incostituzionale l'art. 198 della citata legge. Il disegno di legge incarica l'entità investigativa interessata di deferire chiunque violi l'articolo proposto al Dipartimento di medicina legale che rilascerà un rapporto entro 24 ore.
Coloro che si sono dimostrati colpevoli saranno incarcerati per due anni e con una multa da KD3.000 a KD5.000 o una qualsiasi di queste sanzioni. Se l'imputato è un lavoratore del settore pubblico o occupa un posto accademico, la pena comprende tre anni di reclusione e multa da KD3.000 a KD7.000 o una di queste due pene. In tutti i casi, l'imputato è obbligato a rimuovere l'apparenza di genere opposto.
D'altra parte, il deputato Abdullah Al-Turaiji ha inoltrato domande al ministro dell'Awqaf e degli Affari islamici Essa Al-Kandari sugli appartamenti concessi agli imam e ai muezzin espatriati; in particolare le informazioni su un imam espatriato a cui sono stati concessi due appartamenti – uno per sé e l'altro per sua nuora e i suoi figli – anche se il suddetto imam è già maggiore dell'età legale.
Il deputato Abdulaziz Al-Saqa'abi ha chiesto al ministro dell'Informazione e della Cultura Hamad Rouhaldeen i vantaggi dell'attuazione della legge sui media informatici n. 8/2016. Vuole sapere se qualcuno dei paesi vicini sta attuando la stessa legge e le misure adottate per attuare l'articolo tre della legge che obbliga lo Stato a sostenere lo sviluppo dei cyber media.
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