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La modifica alla segnalazione dei casi COVID in Qld devia la colpa dal governo

Con la riapertura delle frontiere, le autorità sanitarie del Queensland hanno apportato un cambiamento sottile, ma significativo, al modo in cui segnalano i nuovi casi di COVID-19.

Il ministro della Salute Yvette D'Ath ha confermato giovedì che ci sono stati 22 nuovi casi nel Queensland. Li ha poi suddivisi in categorie, specificando quali dei casi sono stati acquisiti localmente.

La signora D'Ath ha sottolineato che la maggior parte delle nuove infezioni sono state acquisite da uno stato all'altro da persone che le hanno portate nel Queensland.

Il Chief Health Officer John Gerrard ha ampliato questo punto, chiarendo che 12 delle 22 infezioni erano state acquisite da uno stato all'altro.

I casi riguardavano tutte le persone che sono risultate positive nel Queensland, quindi fino a poco tempo fa, sarebbero stati semplicemente indicati come casi "locali", al contrario dei casi dall'estero rilevati in quarantena.

Tuttavia, il recente cambio di confine che consente alle persone di entrare nello stato senza quarantena se sono completamente vaccinate significa che il governo del Queensland deve fornire maggiori dettagli sull'origine dei casi.

L'account Twitter del Queensland Health ha fornito una ripartizione dei casi giovedì, suddividendoli in "acquisiti localmente", "acquisiti da uno stato all'altro" e "acquisiti all'estero", con l'account del premier Annastacia Palaszczuk che fornisce la stessa ripartizione.

Entrambi i resoconti hanno fatto riferimento a casi acquisiti da uno stato all'altro nelle ultime settimane, ma la terminologia è stata utilizzata ogni giorno questa settimana, dopo che le modifiche al confine sono entrate in vigore lunedì.

C'è senza dubbio un elemento politico nello specificare l'origine dei casi, con il governo che vuole dimostrare che il virus proviene da altri stati.

Tuttavia, c'è anche un valore nella delineazione da un punto di vista della messaggistica di salute pubblica. Mostrando che il virus proviene da hot spot interstatali, le autorità possono dimostrare che non si sta diffondendo incontrollatamente all'interno del Queensland.

Nessun altro stato ha tracciato la delimitazione tra trasmissione comunitaria "interstatale" e "locale", tuttavia non c'era molto bisogno in stati come il New South Wales e il Victoria, dove ampi e rapidi aumenti dei casi significavano che tali distinzioni non sarebbero state utili.

Il dottor Gerrard ha anche sottolineato giovedì che il Queensland alla fine passerà anche a un modello meno specifico, affermando che i tipi di casi diventeranno "sempre più complessi".

"Con il passare del tempo, cambieremo il modo in cui presentiamo i dati", ha affermato.

La modifica alla segnalazione dei casi COVID in Qld devia la colpa dal governo