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La Spagna approva la prima indagine sugli abusi sui minori da parte del clero

Giovedì i legislatori hanno approvato la prima indagine ufficiale spagnola sugli abusi sessuali su minori all'interno della Chiesa cattolica, sostenendo la creazione di un comitato di esperti per indagare su tali reati. Il voto, acclamato dalle associazioni delle vittime, è passato a larga maggioranza all'interno del parlamento spagnolo, tracciando una linea di demarcazione rispetto agli anni in cui la questione è stata spazzata sotto il tappeto.

Finora non c'è mai stata un'inchiesta ufficiale su presunti abusi da parte di membri del clero, né da parte del governo, né da parte della Chiesa.

Secondo la proposta, il comitato sarà composto da esperti, rappresentanti delle associazioni delle vittime e membri del clero e presieduto dal difensore civico spagnolo.

La sua missione sarà quella di indagare “le azioni ripugnanti degli individui contro i bambini indifesi... affinché possano essere smascherate sia le persone che hanno commesso questi abusi sia coloro che li hanno nascosti o ospitati”.

La commissione elaborerà quindi una relazione che sarà sottoposta al parlamento. La mossa è stata acclamata dai gruppi di vittime che da tempo chiedono un'indagine ufficiale

L'iniziativa "ci dà l'opportunità di parlare, di raccontare la nostra storia e parlare dei nostri bisogni", ha detto Jesus Zudaire, che gestisce un'associazione di vittime nella regione settentrionale della Navarra ed è stato lui stesso abusato.

"Questo è un giorno che non dimenticheremo, che ricorderemo perché fino ad ora non abbiamo avuto nulla", ha concordato Juan Cuatrecasas, capo di InfanciaRobada ("Infanzia rubata") il cui figlio è stato maltrattato in una scuola cattolica tra il 2008 e 2010.

"Per mio figlio, come per tutte le vittime, questo è un momento di grande speranza, in primo luogo, che vengano riconosciute e in secondo luogo per mettere le cose a posto in modo che questo smetta di accadere", ha detto all'bbabo.net.

Reagendo su Twitter, il primo ministro Pedro Sanchez ha affermato che è stato "un primo passo per cercare di affrontare il dolore delle vittime che fino ad ora non sono state ascoltate".

Elaborata dal partito socialista al governo e dal nazionalista basco PNV, la proposta è stata votata con 286 voti favorevoli nell'assemblea di 350 seggi, con 51 voti contrari, tutti espressi dall'estrema destra Vox.

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