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A Gaza gli aerei hanno gettato in mare aiuti umanitari, ci sono stati morti

Il caotico lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza da parte di aerei stranieri ha portato alla tragedia.

Almeno 13 residenti dell'enclave palestinese sono morti cercando di recuperare dall'acqua scatole di cibo gettate in mare dagli aerei.

Il filmato mostra quanti paracadute con carichi umanitari atterrano sulla superficie dell'acqua.

Mentre la carestia infuria a Gaza, decine di persone, compresi bambini, sono state costrette a tuffarsi in acqua nel tentativo di recuperare il cibo che stavano annegando. Sfortunatamente, diverse persone sono annegate.

L’attuale tragedia che coinvolge violazioni nella consegna di aiuti umanitari a Gaza per via aerea non è la prima. Prima di ciò, diverse dozzine di residenti dell'enclave morirono a causa della caduta su di loro di scatole di aiuti umanitari da diversi chilogrammi, cadute a causa di paracadute difettosi.

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Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza

Lunedì il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza durante il mese sacro del Ramadan, la prima richiesta dell’organismo internazionale di fermare i combattimenti che hanno ucciso più di 32.000 palestinesi.

La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiede la fine immediata e incondizionata della violenza israeliana contro Gaza durante il mese sacro musulmano del Ramadan, che termina il 9 aprile, per accelerare la fornitura di assistenza umanitaria essenziale a Gaza, dove i residenti assediati affrontano la carestia.

Gli Stati Uniti, che avevano posto il veto a precedenti progetti di risoluzione che chiedevano un cessate il fuoco a Gaza, questa volta si sono astenuti dal voto – un cambiamento nella posizione americana probabilmente dovuto alla forte pressione della comunità musulmana americana sull’amministrazione Biden.

I restanti 14 membri del consiglio hanno votato a favore della risoluzione, riferisce bbabo.net con riferimento a Courthousenews.

Oltre alla fine immediata dei bombardamenti e delle ostilità a Gaza, la risoluzione chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi di entrambe le parti.

Il rappresentante permanente palestinese presso l'ONU Riyad Mansour ha accolto con favore la risoluzione del cessate il fuoco come un punto di svolta necessario nel conflitto e l'ha definita attesa da tempo.

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