Questa settimana, due gruppi di ricerca hanno presentato contemporaneamente robot in grado di cambiare forma. I lavori pubblicati risolvono il problema dell'ingombro di tali meccanismi, ma aggiungono complessità costruttiva.
Il primo studio è stato pubblicato da scienziati del Virginia Institute of Technology. Il gruppo ha dimostrato un materiale composito in grado di trasformarsi da una lastra piana in una forma tridimensionale. Il materiale è realizzato in elastomero con un disegno di tagli che ne definiscono la forma per la piegatura. Questa tecnica è nata in Giappone ed è stata chiamata kirigami.
All'interno dell'elastomero è stato posizionato un telaio in lega metallica con punto di fusione di 62°C e un elemento riscaldante flessibile. Per cambiare la forma, i ricercatori hanno riscaldato il telaio del robot, che è diventato di plastica e si è piegato sotto la tensione del foglio elastomerico. Dopo il raffreddamento, lo scheletro diventa di nuovo stabile.
I ricercatori hanno notato che è possibile applicare una forza aggiuntiva al materiale con aria compressa, che accelererà il cambiamento di forma.
Il secondo robot è stato mostrato dagli sviluppatori della Northeastern University di Boston. Il dispositivo è una "mano" per il manipolatore con tre diversi tipi di presa. La forma dell'impugnatura viene modificata agitando.
Gli scienziati si sono anche ispirati all'arte giapponese della piegatura della carta e hanno realizzato uno speciale design a "dita". Sotto ognuno di essi c'è un motore separato che guida la struttura. Agitare le dita fa piegare la "mano" in un certo modo e prendere la forma di una delle tre impugnature. Allo stesso tempo, il cambio delle impugnature avviene in cerchio ed è impossibile scegliere l'ultima forma, aggirando le due precedenti.
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