L'Unione Europea ha iniziato a sviluppare una strategia con gli Stati Uniti per contrastare l'influenza tecnologica della Cina. Lo riporta il Financial Times con riferimento ai progetti di proposte dell'UE in materia.
La strategia includerà la definizione di standard per tecnologie avanzate e rispettose dell'ambiente. L'UE prevede di lavorare a stretto contatto con Washington su un sistema di monitoraggio degli standard che consentirebbe di sviluppare una posizione comune "sulla regolamentazione della tecnologia" e di utilizzare risorse congiunte.
Per concordare i dettagli, i rappresentanti dell'UE e degli Stati Uniti terranno riunioni regolari dei rappresentanti del Consiglio per il commercio e la tecnologia.
Il motivo dello sviluppo della strategia è stata la preoccupazione dei funzionari dell'UE e degli Stati Uniti per il successo della Cina nel fare pressione su organizzazioni chiave che fissano standard tecnologici, come l'Unione internazionale delle telecomunicazioni e la Commissione elettrotecnica internazionale. Inoltre, la RPC ha un interesse particolare nella definizione di standard nei settori più importanti e promettenti, come l'implementazione di reti 5G e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Si presume che il progetto dell'UE sarà una risposta alla strategia sviluppata dalla Cina "Standard cinesi fino al 2035". Come parte del progetto, Bruxelles svilupperà "con urgenza" standard per importanti tecnologie e soluzioni ai problemi ambientali, scrive il Financial Times. Il documento ricevuto dal quotidiano afferma che da questo dipenderà la competitività e la sovranità tecnologica dell'Unione europea.
La vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager, in un commento al Financial Times, ha osservato che il progetto consentirà all'Europa di continuare a definire standard internazionali in tutto, dai sistemi di riconoscimento facciale allo sviluppo di nuovi tipi di batterie. Il funzionario ha definito lo sviluppo della strategia una "decisione strategica" - secondo lei, coloro che stabiliscono gli standard "dovrebbero far funzionare il mercato, non ostacolare l'innovazione". Verstager sostiene che Pechino potrebbe prendere l'iniziativa in questa direzione, stabilendo così standard contrari all'approccio dei governi occidentali e delle società tecnologiche.
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