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Crimine a Karachi

L'assassinio scioccante e brutale di un giornalista a Karachi, il cui unico crimine è stato intervenire in una rapina a mano armata in pieno giorno, dovrebbe scuotere l'anima stessa della città portuale. Il 42enne Athar Mateen, ora ex produttore di notizie senior di Sama TV, ha speronato la sua auto contro una motocicletta che trasportava due rapinatori armati mentre tenevano un individuo sul ciglio della strada, solo per essere colpito al petto per il suo disturbo. Le solite condoglianze e condanne sono arrivate dalle più alte cariche, ovviamente, ma se la storia della città è qualcosa da seguire questa tragedia sarà presto sostituita, se non oscurata, da un altro incidente molto probabilmente peggiore.

Mateen ha lasciato una vedova e due figlie piccole, che ora non hanno nessuno che si prenda cura di loro perché il suo coraggio lo ha trasformato in solo un'altra statistica. Sembra che nulla possa curare la cultura del crimine a Karachi, nemmeno l'azione tanto pubblicizzata dai Rangers qualche anno fa. E nessuno riesce a dare una risposta diretta a una domanda molto basilare: cosa, dopo tutto, ci vorrà per mettere un freno a tutta l'attività criminale? Perché le forze dell'ordine non sono in grado di svolgere il proprio lavoro? Perché nulla può salvare la città nonostante la presenza di ogni sorta di forze dell'ordine, compresi i militari?

Il governo centrale dirà, con qualche giustificazione, che questo è il mal di testa del governo provinciale di cui preoccuparsi. Ma quest'ultimo sta ora ribattendo che la criminalità è in aumento, ancora una volta, a causa dell'alto costo della vita e delle precarie condizioni economiche, di cui è responsabile il primo. E anche questo pendolo continuerà a oscillare avanti e indietro, e le mogli e i figli delle persone sprecati per le strade perché si sono messi tra i teppisti e le bande continueranno a soffrire. Alla fine della giornata, però, sia il governo centrale che quello provinciale devono assumersi la responsabilità del sangue innocente versato sotto i loro occhi.

Athar Mateen è stato ucciso, subito dopo aver lasciato le sue ragazze a scuola, perché aveva fatto la cosa giusta. Gli altri dovrebbero seguire il suo esempio? Puoi star certo che la risposta non verrà dallo stato. *

Crimine a Karachi