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Media stranieri: come ha reagito l'Occidente alle esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia?

In Bielorussia sono iniziate le esercitazioni militari con la partecipazione della Federazione Russa. Il compito è fermare e respingere l'aggressione esterna. In Occidente, non escludono ancora un'invasione dell'Ucraina. Le truppe americane in Polonia si stanno preparando ad aiutare a evacuare gli americani per non ripetere il "caos afgano". E a Washington stanno valutando la possibilità di imporre sanzioni per intrusioni virtuali - attacchi informatici. Leggi di più su come l'Occidente sta guardando gli esercizi nella rassegna stampa estera su.

La Russia ha inviato 30.000 soldati, sistemi S-400 e molti caccia in Bielorussia. Dalle immagini satellitari si nota che la maggior parte delle apparecchiature si trova vicino al confine con l'Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al suo omologo francese Emmanuel Macron che le truppe sarebbero tornate a casa al termine delle esercitazioni. Anche se questo è vero, tutto ciò dimostra ancora una volta che il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko è un fermo alleato di Vladimir Putin sulla questione ucraina, scrive The Guardian.

Dal confine con la Bielorussia a Kiev, solo circa 210 km lungo l'autostrada, ed esercitazioni congiunte aprono un nuovo fronte per un potenziale attacco russo all'Ucraina. C'è anche una minaccia da sud e da est, dove Mosca ha organizzato un ammutinamento e ha concentrato le truppe vicino al confine con l'Ucraina.

Nel frattempo, gli Stati Uniti si preparano a una possibile evacuazione di cittadini americani dall'Ucraina. La Casa Bianca non vuole che si ripeta il caos in Afghanistan, scrive il Wall Street Journal. Secondo la pubblicazione, il personale militare dell'82a divisione aviotrasportata dispiegata in Polonia nei prossimi giorni allestirà posti di blocco, campi tendati e altre strutture temporanee al confine tra Polonia e Ucraina per servire gli americani in arrivo. Le truppe non hanno il diritto di essere sul territorio dell'Ucraina, quindi non è possibile evacuare i cittadini direttamente dal Paese.

Ma gli Stati Uniti potrebbero non dover aspettare un'invasione per imporre sanzioni alla Russia. I senatori che stanno lavorando al disegno di legge suggeriscono di includere gli attacchi informatici contro l'Ucraina tra i motivi per imporre restrizioni. Politico ricorda che nel 2015 gli hacker russi hanno interrotto parte del sistema energetico ucraino, lasciando circa 250.000 persone senza elettricità. Un altro attacco nel 2017 ha colpito l'infrastruttura di migliaia di organizzazioni pubbliche e private. Quanto gravi dovrebbero essere gli attacchi informatici, i senatori non hanno ancora deciso, scrive Politico.

E Bloomberg ricorda che ci sono disaccordi più gravi al Congresso: democratici e repubblicani nel loro insieme non riescono a mettersi d'accordo su quando imporre sanzioni alla Russia: i primi insistono sulla necessità di un pretesto, mentre i secondi ritengono che lo sciopero debba essere preventivo.

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