Siria, - Damasco — bba.net
14-02-2022
Gli abitanti del Golan siriano occupato scrissero un'eroica epopea opponendosi alla fatidica decisione presa dalle autorità occupanti di Israele il 14 dicembre 1981 di annettere il Golan, dichiarando uno sciopero generale nel riaffermare l'adesione all'identità araba siriana e continuando a combattere contro le misure arbitrarie degli occupanti fino a quando le alture del Golan non furono liberate e restituite alla Siria.
La resistenza degli abitanti del Golan all'occupazione israeliana e ai piani razzisti è incrollabile. Dopo 40 anni, lo sciopero generale, indetto il 13 febbraio 1982, vide la partecipazione di migliaia di residenti del Golan. Hanno riaffermato il loro categorico rifiuto della decisione di annessione, così come la loro incrollabile resistenza a tutte le misure occupazionali e la loro adesione all'identità siro-araba.
Immediatamente dopo l'annuncio dello sciopero, le autorità occupanti hanno imposto un assedio militare agli insediamenti delle alture del Golan, impedendo la consegna di cibo e interrompendo l'elettricità. Ciò è stato fatto per forzare la fine dello sciopero. Inoltre, gli invasori hanno arrestato decine di residenti durante l'invasione di case in diversi villaggi.
Nonostante le repressioni, gli arresti e tutte le atrocità di 55 anni di occupazione, il popolo del Golan ha continuato a opporsi a tutti i piani nemici, comprese le cosiddette "elezioni comunali", dove nell'ottobre 2018 schede sioniste sono state bruciate davanti a persone pesantemente armate forze di occupazione negli insediamenti di Al-Hajjal, Al-Mansura, Al-Taljiyat, Majdal-Shams, Masaada, Ain-Kenya, Bukaata e Tel Al-Faras.
Per impedire alle forze di sicurezza israeliane di attuare il piano coloniale espansionista per l'installazione di turbine eoliche, i residenti hanno avviato due scioperi: nel giugno 2019 e nel dicembre 2020.
Il Golan occupato è parte integrante del territorio siriano e la sua priorità resta quella di riportarlo alla linea del 4 giugno 1967 con tutti i mezzi possibili garantiti dal diritto internazionale. Oggi, dopo 40 anni di sciopero generale, gli abitanti del Golan occupato sono determinati a continuare la loro resistenza. Rimangono fedeli all'identità araba siriana e sono fiduciosi che, non importa quanto sia invadente l'occupazione, le sue misure e decisioni non valide rimarranno inchiostro sulla carta.
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