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Gli scienziati collegano la riluttanza degli adulti a farsi vaccinare con un trauma psicologico infantile

La riluttanza o il rifiuto di essere vaccinati contro COVID-19 possono essere associati a traumi psicologici ricevuti durante l'infanzia, affermano gli scienziati britannici. Uno studio della Bangor University pubblicato sulla rivista BMJ Open rileva che i bambini possono subire abusi fisici o sessuali, divorzio o abbandono dei genitori. Gli scienziati ritengono che nell'età adulta, queste persone abbiano meno probabilità di fidarsi del sistema sanitario e delle informazioni sul coronavirus, meno propensi a rispettare i requisiti di indossare maschere e rispettare altre restrizioni.

Lo studio è stato avviato dal sistema sanitario gallese. Gli scienziati hanno intervistato 2.285 persone di età superiore ai 18 anni durante le restrizioni pandemiche nel 2020-2021. Tra le altre cose, gli intervistati hanno risposto a domande sulle esperienze infantili negative, ovvero eventi traumatici durante l'infanzia che possono avere un impatto significativo sulla salute fisica, emotiva e mentale di una persona per tutta la vita. L'indagine ha incluso esempi di traumi vissuti durante l'infanzia: abusi fisici, verbali e sessuali, divorzio dei genitori, violenza domestica, presenza di malati di mente in famiglia, dipendenza da alcol o droghe in famiglia, presenza di parenti in carcere.

Ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto di rispondere a domande sul grado di fiducia nelle informazioni del sistema sanitario su COVID-19 e sul loro atteggiamento nei confronti delle misure restrittive in una pandemia. La metà degli intervistati non ha avuto eventi traumatici durante l'infanzia. Ogni quinto aveva uno di questi eventi, ogni decimo ne aveva quattro o più. Più eventi traumatici si sono verificati durante l'infanzia, maggiore è la diffidenza degli intervistati nelle informazioni del sistema sanitario sul COVID-19, più hanno sentito ingiustizia nelle restrizioni imposte dal governo e meno hanno voluto indossare una maschera.

Gli scienziati notano anche che le persone con traumi infantili hanno un rischio maggiore di problemi di salute, hanno maggiori probabilità di aver bisogno di supporto in età avanzata. Tutto ciò è rilevante non solo per l'attuale pandemia, ma anche per altre situazioni in cui esiste una minaccia per la salute pubblica, affermano gli autori dello studio. Credono che sia necessario capire come aumentare la fiducia di queste persone nel sistema sanitario e convincerle dell'importanza del rispetto delle restrizioni.

Gli scienziati collegano la riluttanza degli adulti a farsi vaccinare con un trauma psicologico infantile