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Il 12 febbraio è il giorno dei tre santi: perché vale la pena pensare a ciò in cui crediamo oggi?

Il 12 febbraio, secondo il nuovo stile, i cristiani ortodossi celebrano il giorno della memoria dei santi maestri ecumenici e santi Basilio Magno, Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo.

Questi piaceri di Dio vissero nel IV-V secolo, quando si verificarono scontri particolarmente eclatanti tra la cultura pagana e le tradizioni cristiane. Ecco perché i loro scritti sono così importanti per i cristiani moderni e per le menti che cercano.

È importante in questo giorno, in cui si ricordano le gesta dei maestri ecumenici, pensare a ciò in cui una persona crede. Capisce l'essenza della sua religione? Fa consapevolmente la sua scelta? Del resto, come insegnava san Basilio il Grande: «La fede è un indubbio consenso a ciò che si ascolta con la certezza della verità di ciò che è predicato dalla bontà di Dio; tale fede fu mostrata da Abramo, del quale è attestato che non vacillò davanti alla promessa di Dio per incredulità, ma rimase saldo nella fede, dando gloria a Dio, e pienamente convinto di poter adempiere la promessa» ( Rom. 4:20, 21).

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