Secondo il Daily Sabah, la Turchia si sforzerà di aumentare l'occupazione femminile in un paese in cui è ancora molto indietro rispetto all'occupazione maschile.
Ora l'Istituto di Pubblica Sicurezza, istituito con il sostegno dell'Unione Europea, contribuirà alla soluzione di questo problema.
L'organizzazione incoraggerà i datori di lavoro ad assumere donne pagando 320 euro al mese per ogni nuovo dipendente. Il progetto di motivazione finanziaria aziendale è progettato per 32 mesi.
Ciò è necessario perché le donne hanno maggiori probabilità di subire discriminazioni sul lavoro rispetto al sesso più forte. I datori di lavoro temono che la nascita dei figli e la successiva cura degli stessi renda il dipendente inabile per un lungo periodo di tempo e porti a perdite.
Al momento è stata avviata una versione pilota del progetto, che non opererà in tutta la Turchia, ma solo nelle regioni dove il tasso di disoccupazione femminile è più alto: nelle province di Sanlıurfa, Aydin, Kahramanmaras, Samsun, Denizli, Ankara e Istanbul. In caso di esito positivo, la geografia del progetto verrà ampliata.
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