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Lavoro minorile

I resoconti di un bambino domestico torturato a morte solo perché aveva osato banchettare con prelibatezze a lui proibite è l'ennesima prova di come noi, come società, siamo sprofondati nelle profondità inimmaginabili della depravazione morale.

Il fatto che il povero ragazzo abbia esalato l'ultimo respiro nello sfarzoso quartiere di Defense fa girare il coltello più in profondità. Se solo le persone che vivono in palazzi multimilionari potessero smettere di vantarsi dei loro prati curati e mobili di design per un momento e dare un'occhiata più da vicino a quello che è successo a porte chiuse, il Pakistan non sarebbe stato affatto vicino a questo continuo endemico di abusi sul lavoro minorile. Ma considerando quanto sia diventata normalizzata questa forma di sfruttamento, la ripetuta messa in onda dei panni sporchi degli abbienti è per lo più caduta nel vuoto.

Ci sono state numerose proteste sui social media in cui gli hashtag sui presunti abusi da parte dei datori di lavoro sono diventati virali ma senza alcun risultato. Tentativi poco convinti di legiferare – per quanto se ne parla negli studi televisivi – non possono fare miracoli su migliaia (se non centinaia di migliaia) di bambini che lavorano in modo trasversale senza un'applicazione efficace.

Non importa nient'altro. Nessuna veglia, nessuna protesta e sicuramente nessun sfogo su Twitter può cambiare la realtà di base a meno che lo stato non diventi un po' serio riguardo alla responsabilità dei trasgressori. Il Punjab Domestic Workers Act, con tutta la sua fanfara, è riuscito a fornire alla forza lavoro in più rapida crescita del Pakistan anche solo una traccia di sicurezza della vita e dei mezzi di sussistenza? Kamran, 10 anni, non è più tra noi, ma lasciare che un'altra vita vada sprecata senza lasciare nemmeno un piccolo impatto su coloro che lo circondano sarebbe decisamente tragico.

Secondo i dati raccolti dall'Organizzazione internazionale del lavoro, la tendenza del lavoro minorile non ha intenzione di perdere la sua forza e, pertanto, l'Ufficio per la protezione dei minori, tra gli altri enti pubblici, deve farsi avanti per difendere questa causa. Lasciare scorrere questo crimine non farebbe che aggravare l'impunità di cui godono decine di ricchi che si sentono sicuri nel seppellire i loro attacchi di violenza sotto l'influenza di denaro taciturno. Ecco per difendere tutte le voci di dissenso in modo che tutti i bambini godano del diritto a un'infanzia sicura e felice, oggi, domani e sempre! *

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